Storia della Sagra

Nel lontano 1989 rinasce la nuova Polisportiva di Bevilacqua e già da allora i dirigenti pensano ad uno stand gastronomico per far fronte alle spese. In quel periodo si sparge la voce che dal Friuli, del post terremoto, con poche lire si possono acquistare le abitazioni dimesse dei terremotati. Prontamente i dirigenti partono per il Friuli armati di tanta volontà e pochi mezzi e in soli due giorni smontano una struttura di metri 28x6 per riportarla a Bevilacqua. Una volta montata a regola d'arte riescono ad ottenere tutte le autorizzazioni per l'utilizzo. Dal 1992 si affiancano ai dirigenti i volontari del gruppo ricreatorio che gestiscono l'ex asilo parrocchiale. A questo punto bisognava dare un nome alla sagra ed unanimemente si è pensato alla valorizzazione di un piatto tipico e povero del territorio.
Nasce pertanto la SAGRA DEL TORTELLONE. Doveva rappresentare un momento di festa per tutta la comunità ed allora si pensò di abbinare la festa al patrono S. Giacomo festeggiato il 25 luglio. Da allora tutti gli anni la sagra si ripropone in questo periodo con la collaborazione delle donne del paese che si offrono per la produzione di tortelloni e dei tortellini. Tanto tempo è passato, la sagra è molto cresciuta, e l'anno scorso ha compiuto 31 anni.
Il buon esito, l'alto gradimento dei commensali, la ferrea volontà di migliorarsi hanno permesso questo importante traguardo ed anno indotto gli organizzatori a proporre una versione anche autunnale chiamandola appunto TORTELLONE D'AUTUNNO. Ora la struttura si presenta efficiente e molto ampliata, permettendo un'accoglienza professionale ed attenta e lo staff della sagra oggi può tranquillamente ed agevolmente gestire fino ad 800 commensali per serata. La soddisfazione dei promotori è ovviamente grande nel vedere lo stand sempre pieno ma ancora più grande è raccogliere i complimenti che ricevono all'uscita. Infatti nel tempo il menù della sagra si è molto qualificato presentando piatti straordinari e ricercati. Purtroppo negli anni alcuni dei promotori sono defunti, ma è proprio nel loro ricordo, per il generoso apporto e per tutto quello che hanno fatto in vita, che la tradizione continua contribuendo a creare unità e amicizia in paese e un proficuo sostentamento alla parrocchia e alle tante attività di beneficenza. Quindi un grazie particolare al parroco Don Silvio che da sempre sostiene il movimento con tanto entusiasmo.